Psicoterapia individuale

 

La cura offerta dalla psicoterapia è innanzitutto una possibilità di comprensione e di attribuzione di senso.

Spesso a monte del disagio, della crisi o della sofferenza che proviamo c’è una mancanza di comprensione delle proprie emozioni e dei propri affetti, delle motivazioni profonde che ci spingono a fare certe scelte, dei modi attraverso cui entriamo in relazione con gli altri e dell’origine dei sintomi.

La conoscenza a cui facciamo riferimento è un processo di costruzione continuo, seduta dopo seduta, con il terapeuta, all’interno di una relazione di collaborazione e di fiducia in cui ogni giudizio è sospeso. Tale percorso porta a momenti di consapevolezza che ci permettono di raggiungere una maggiore libertà di scelta e una sempre maggiore possibilità di autodeterminarci e di “far accadere” la vita secondo i nostri desideri.

Imparando ad essere maggiormente consapevoli di ciò che ci porta ad agire e sentire in un certo modo, possiamo riuscire a individuare e quindi scegliere strade alternative e, d’altra parte, dare un significato diverso anche ad alcuni eventi negativi. Conoscenza e consapevolezza possono essere raggiunte attraverso l’osservazione di sé, delle proprie dinamiche, delle proprie emozioni, delle proprie relazioni, e delle proprie azioni. Arrivare ad osservarci davvero implica il riuscire ad assumere punti di vista su di sé differenti. Quante volte ci osserviamo, senza nemmeno accorgercene, sempre attraverso la stessa lente, ad esempio quella del senso di colpa? Questo limita il modo in cui vediamo noi stessi e, di conseguenza, condiziona il nostro rapporto con gli altri.

Il cambiamento a cui la psicoterapia mira non è uno stravolgimento, bensì l’acquisizione di una sana e funzionale propensione a mettere insieme concetti diversi di sé, e dell’altro e di punti di vista e di affetti molteplici, affinché nessuna parte venga esclusa ma tutte possano avere voce in capitolo. Con il progredire della psicoterapia si acquisisce una sempre maggiore capacità di rimanere “in sospensione” con il terapeuta finché non sarà possibile trovare un filo rosso che collega fra loro tutte queste parti, rendendo il racconto di sé più fluido e in sintonia con la vita che si desidera.